La lista dei membri alla “Alleanza reggiana per una società senza mafie” e le principali azioni che essi svolgono. L’elenco è in ordine alfabetico.
staff@reggiocontrolemafie.it
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha ribadito nel suo recente Congresso nazionale il proprio impegno nella lotta alla mafia e alle diverse forme di corruzione e di prevaricazione. L’A.N.P.I. di RE si è attivamente impegnata in:
1.Patto “Radici nel futuro – Gemellaggio di cultura antifascista e antimafia” stipulato presso il Museo Cervi tra l’Istituto e Libera in occasione del 25 aprile, con la conseguente realizzazione delle iniziative previste.
2.Partecipazione al Meeting “1000 giovani per la pace” a Bastia Umbra, nella conduzione insieme all’Istituto Cervi dei Laboratori di “Radici nel Futuro”. L’attività è dedicata all’approfondimento del rapporto tra memoria e legalità e al confronto sui valori base della convivenza civile, tra i quali il valore della libertà, della democrazia e della legalità.
3.Azioni di sensibilizzazione, formazione, educazione alla cittadinanza rivolte agli studenti degli Istituti scolastici superiori, attraverso le iniziative del progetto “Costruiamo assieme una nuova cultura,” promosso dalla Tavola della Pace e rielaborato da Anpi, nell’ambito del Programma Nazionale di Educazione alla pace e ai Diritti umani. Il tema identificato è il rapporto “Mafia –Giustizia,” come centrale per educare alla cittadinanza e alla legalità, con la partecipazione di testimoni e protagonisti della lotta di Liberazione.
4.Collaborazioni con diversi partner quali Libera, il Teatro 5 T, l’Istituto Cervi e l’Ufficio Cinema del Comune, al fine di creare una rete attiva e una alleanza educativa basata su valori condivisi, che fanno riferimento alla Carta Costituzionale.
Tutte le informazioni aggiornate su Cortocircuito sono disponibili sul sito internet www.cortocircuito.re.it
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«Le inchieste dell’associazione Cortocircuito hanno dato un contributo fondamentale ai processi contro i boss»
Tg3 nazionale, 25 giugno 2019
L’associazione culturale antimafia Cortocircuito, fondata nel 2009 a Reggio Emilia, attualmente è formata da giovani laureati di diverse città del Nord Italia specializzati in diverse discipline, impegnati contro la criminalità organizzata e la corruzione.
Cortocircuito è l’associazione antimafia del Nord Italia più premiata, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ricevuti. Realizza attività di ricerca, formazione e sensibilizzazione.
Hanno parlato delle iniziative dell’associazione Cortocircuito le principali testate nazionali (Tg1, Tg2, Tg3, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Il Sole 24 Ore, ecc.) e anche giornali e tv esteri (in Germania, Francia, Svizzera, Danimarca, ecc.).
L’Istituto dell’Enciclopedia Treccani ha dedicato due pagine alle attività dell’associazione Cortocircuito e nel 2015 ha nominato il fondatore dell’associazione, Elia Minari, uno dei “10 personaggi dell’anno”.
Sono diverse le inchieste di Cortocircuito utilizzate da parte della magistratura all’interno di indagini giudiziarie contro la ‘ndrangheta.
Alcune inchieste di Cortocircuito sono state citate nel maxi-processo “Aemilia”, il più grande processo di mafia del Nord Italia (tenutosi dal 2016 al 2022, con tronconi ancora in corso).
Inoltre, nel 2014 un reportage di Cortocircuito è stato proiettato in Tribunale ed è stato acquisito agli atti dai giudici nel procedimento giudiziario che ha coinvolto Francesco Grande Aracri, condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa.
Un’inchiesta di Cortocircuito è stata citata nel primo punto della relazione ufficiale di scioglimento del Consiglio Comunale di Brescello, il primo Comune sciolto per mafia in Emilia-Romagna. L’inchiesta è stata menzionata anche in altri cinque paragrafi dell’atto di scioglimento e nella sentenza del Consiglio di Stato sul caso Brescello, nel 2017.
Anche negli ultimi anni, delle ricerche di Cortocircuito sono state acquisite come prove in Tribunale contro la ‘ndrangheta, ritenute utili dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.
Dal 2009 l’associazione Cortocircuito ha realizzato 516 convegni, seminari formativi e incontri pubblici in diverse regioni d’Italia e anche all’estero, presso Università, Consigli comunali, Questure, Tribunali ed enti pubblici.
L’associazione ha organizzato anche dei corsi di formazione per Ordini degli Avvocati, dirigenti e amministratori pubblici, magistrati e addetti dei Tribunali, Ordine dei Giornalisti e altri professionisti.
Inoltre, è possibile realizzare presso l’associazione Cortocircuito dei tirocini e degli stage formativi riconosciuti con crediti universitari.
L’esperienza di Cortocircuito è confluita nel libro “Guardare la mafia negli occhi” (Rizzoli editore), scritto dal fondatore dell’associazione Elia Minari con la prefazione del procuratore nazionale antimafia.
Il fondatore e coordinatore dell’associazione Cortocircuito, Elia Minari, attualmente è giurista, avvocato, collabora con enti pubblici, responsabile di corsi, relatore a congressi internazionali: www.eliaminari.it
«I ragazzi di Cortocircuito sono meravigliosi. Elia Minari (il fondatore dell’associazione) è un ragazzo di grande intelligenza e coraggio.» Nicola Gratteri, magistrato, procuratore capo di Catanzaro, 2 febbraio 2015.
«Sconcertante quanto denunciato da Cortocircuito, un lavoro straordinario.» Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, 17 marzo 2015.
«Elia Minari e l’associazione Cortocircuito dà dimostrazione concreta di ciò che mio fratello ha affermato.» Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso da Cosa Nostra, 12 giugno 2015.
«Inchiesta di Cortocircuito coraggiosa, segnale di coscienza civile molto attenta. Elia Minari fa inchieste rischiose e si espone contro le mafie.» Gian Carlo Caselli, ex procuratore capo di Palermo, 7 novembre 2014.
«Elia Minari ha realizzato un’inchiesta di straordinario valore informativo.» Francesco Caruso, presidente del Tribunale di Bologna, 18 settembre 2014.
«L’associazione Cortocircuito, nel mondo dell’antimafia, è ormai un mito.» Nando dalla Chiesa, professore dell’Università statale di Milano, 21 novembre 2015.
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Tutte le informazioni aggiornate su Cortocircuito sono disponibili sul sito internet www.cortocircuito.re.it
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1.Coordinamento dei lavori dell’Alleanza Reggiana per una società senza mafie
2.Diffusione tramite maling list di tutti gli eventi organizzati dagli aderenti dell’Alleanza che vengono comunicati
3.Organizzazione del secondo evento di firme il 21 marzo per l’adesione all’Alleanza
4.Partecipazione alla I° rassegna della legalità promossa da Libera a Reggio Emilia il 21-22 marzo
5.Partecipazione al festival provinciale sulla legalità “Noi contro le mafie” promossa da Oscar Romero
6.Partecipazione all’autoformazione con Papa Giovanni XXIII, Oscar Romero e Granello di Senapa per i progetti nelle scuole
7.Pubblicato terzo quaderno dell’Osservatorio Civico Antimafie, insieme al Coordinamento Libera di Reggio Emilia: “Io non gioco con le mafie”
8.Partecipazione al tavolo di confronto ad “Aut Aut”, il primo festival regionale contro le mafie – Regione Emilia Romagna a Savignano sul Panaro.
9.Partecipazione come Colore e come Osservatorio al tavolo di confronto “Gli osservatori si osservano” promosso dall’associazione Vedo Sento Parlo osservatorio civico contro le mafie di Rimini
10.Partecipazione all’assemblea costituente dell’osservatorio nato all’interno dell’associazione del Convento degli Stimmatini di Verona.
11.Sostegno alla vendita dei prodotti di GoelBio (cooperative di arance biologiche della Locride e di Rosarno) del Consorzio Goel di Gioiosa Jonica
12.Attività di volontariato nella Locride per il sostegno del lavoro delle cooperative del Consorzio Goel
13.Partecipazione alla manifestazione promossa dal Consorzio Goel del 1 marzo a Caulonia: lavoro, sviluppo, legalità.
“GIOVANI A REGGIO EMILIA CONTRO LE MAFIE” è un gruppo di studenti, nato da un viaggio antimafia in Calabria della Leva Giovani del Comune di Reggio Emilia, che ha deciso di dare vita a un progetto di sensibilizzazione sul tema delle mafie. Il gruppo ha promosso iniziative, banchetti, incontri di sensibilizzazione e informazione, volantinaggi.
Elenco delle attività, svolte insieme all’associazione Cortocircuito (per altre informazioni aggiornate visitare il sito internet: www.cortocircuito.re.it):
– Organizzazione di laboratori di giornalismo d’inchiesta antimafia nelle scuole superiori di Reggio Emilia, in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia.
– Conduzione e coordinamento di incontri aperti alla cittadinanza con magistrati, giornalisti, esperti e scrittori.
– Realizzazione di diverse video di approfondimento su tematiche di confine tra mafie e altri mondi.
– Realizzazione di iniziative antimafia in quasi tutte le scuole superiori di Reggio Emilia.
– Organizzazione di serate di cineforum, proiettando film sulla criminalità organizzata.
– Realizzazione di decine di video-interviste a personalità di spicco nella lotta al crimine organizzato. Sono state poste domande sia a esponenti locali che nazionali.
– Realizzazione di numerose interviste a cittadini sulla conoscenza del fenomeno a Reggio Emilia, ponendo le domande a persone di età e ceto sociale diverso. L’esperimento è stato ripetuto nel corso degli anni, così da riuscire a notare il cambiamento della percezione dei cittadini sulle mafie.
– Attività di volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza e per ricordare date particolarmente significative.
– Organizzazione di banchetti con materiale informativo, sia in occasione di incontri antimafia che nelle piazze di Reggio Emilia.
– Cortocircuito è stato media-partner ufficiale di tutte le edizioni del festival “Noi contro le mafie”, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia.
– Partecipazione a manifestazioni locali e nazionali sul tema, come la Marcia per la Pace di Assisi e la “Giornata in ricordo delle vittime di mafia”.
Concretamente la banca fa proprio il principio della legalità facendo attenzione a:
1. Provenienza del denaro: poiché il denaro è frutto dell’attività economica, va verificato che quest’attività sia stata realizzata nel pieno rispetto delle persone, della natura, dei principi che regolano la pacifica convivenza tra i popoli. Questo comporta anche una capacità di analisi e di gestione dei flussi finanziari, evitando di concorrere ad alimentare, anche indirettamente, azioni illegali (vedi il terrorismo o la criminalità organizzata) o inaccettabili un punto di vista etico (come la guerra). Caso concreto: il rifiuto di accettare denaro proveniente dall’estero a seguito del decreto governativo Scudo Fiscale.
2. Impiego del denaro: nella valutazione dei progetti da finanziare, viene utilizzata un’analisi che va oltre gli aspetti meramente economici e tecnici, ci si preoccupa di valutare il radicamento del soggetto nel territorio e la sua capacità di produrre valore sociale.
3. Finanziamenti alle cooperative sociali che lavorano con i beni confiscati alla criminalità organizzata (e questo fin dall’inizio della sua attività).
4. Partecipazione al progetto S.C.O.R.E. (stop crime on renovable energy), il cui obittivo è quello di monitorare e prevenire il coinvolgimento della criminalità nel settore delle energie rinnovabili.
5. Adesione e sostegno all’Associazione Libera nazionale e a quanti si fanno promotori di una cultura della legalità anche e non solo in campo economico. Partecipazione in qualità di formatori/testimonial ai loro campi estivi.
Sostegno a progetti nel sud: Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Campania
1. Sottoscrizione del Protocollo di intesa Protocollo sulla legalità (01.03.2010) “Le Camere di commercio contro la criminalità per la legalità” con le Camere di Commercio di Modena, Caltanissetta, Crotone. Con l’ausilio di Unioncamere nazionale si sta procedendo all’estensione anche alle altre Camere di Commercio.
2. Sottoscrizione dell’”Osservatorio sull’autotrasporto”, costituito dal Prefetto di Reggio Emilia il 16 giugno 2010 insieme alla Provincia, alla Direzione Provinciale del Lavoro, all’INPS, e alla Motorizzazione Civile, a INAIL e all’ Agenzia delle Dogane.
3. Controlli approfonditi e scambio di dati trimestrali per le imprese di autotrasporto con la Provincia e controllo sulle carte cronotachigrafiche.
4. Audizione alla Commissione parlamentare Antimafia (Roma, 28.9.2010).
5. Organizzazione di un seminario dal titolo: “Il Registro Imprese contro la criminalità economica” (25 novembre 2010), con la presentazione di due nuove modalità di navigazione visuale: RI.VISUAL e RI.BUILD che partendo dai dati del Registro Imprese costruiscono gli intrecci aziendali e finanziari che caratterizzano la cosiddetta economia illegale. 5 userid di Ri.Visual sono state destinate alle Forze di Polizia di Reggio Emilia con l’onere del canone per un anno.
1. Formazione sul tema delle mafie con i percorsi educativi proposti dal “Granello di senapa”.
2. Organizzazione di campi di lavoro e di esperienze nei luoghi delle mafie.
3. Organizzazione di una giornata diocesana per la sensibilizzazione sulla realtà mafiosa.
Si sono impegnati a collaborare con la prossima pubblicazione dell’Osservatorio civico antimafie sul tema “Mafia e tratta delle donne”.
Attività svolte in collaborazione con il “Centro Missionario Diocesano” e con “Reggio Terzo Mondo”.
Il Centro Missionario, attraverso il Coordinamento pastorale “Il Granello di Senapa”, promuove percorsi sulla legalità nelle scuole e nelle parrocchie, favorendo anche campi estivi in Calabria e in Sicilia con Goel e Libera. Inoltre, propone alle comunità presenti nel territorio della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla iniziative come la Veglia di preghiera in programma il 21 marzo, Giornata di Memoria e Impegno in ricordo delle vittime di mafia.
Attraverso i media cattolici (settimanale diocesano La Libertà, il rotocalco di informazione “Cronaca”, sito internet e rivista “Reggio Missioni”) aggiorna e sensibilizza la cittadinanza sulle tematiche inerenti la legalità.
Continua, poi, il lavoro di sensibilizzazione tramite le “botteghe dell’acqua”, campagna di obbedienza civile ai risultati del referendum sull’acqua e di tutela dei beni comuni sul territorio.
1. Promozione della stipula ed applicazione Protocolli Provinciali per la regolarità degli Appalti Pubblici e dei lavori privati (dal 2006).
2. Promozione del Patto per la sicurezza urbana, coesione e legalità, contribuendo attivamente al dibattito pubblico sulla necessità di iniziative mirate a un impegno concreto su legalità e giustizia.
3. Seminari di sensibilizzazione degli operatori sindacali sul tema del contrasto a fenomeni criminosi e di illegalità economica, al lavoro nero e sfruttamento della manodopera, contrasto all’abusivismo commerciale, al riciclaggio di denaro sporco, usura, estorsioni e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. (2008)
4. Azioni di omogeneizzazione dei patti/protocolli per la legalità (Contratti locali) sottoscritti in cui le Istituzioni si facciano carico di verificare e monitorare i risultati attesi e le iniziative da coordinare (2009-2011).
5. Sostegno alla sottoscrizione di Protocolli territoriali tra Autonomie scolastiche, Università, Associazioni di volontariato, ecc. relative a un’ educazione diffusa alla legalità.
6. Iniziative locali della Campagna nazionale della Cgil “ Stop caporalato “contro il fenomeno del caporalato, sfruttamento del lavoro nero e contro il fenomeno degli appalti al massimo ribasso, attraverso una specifica proposta di legge di iniziativa popolare al riguardo (anno 2011).
7. Diffusione della conoscenza delle leggi regionali su appalti e antimafia (L.R. 11/2010 e L.R 13/2011)
8. Avvio di una piattaforma a carattere regionale sulla contrattazione territoriale per la legalità economica su alcune aree di rilievo a)contrasto al lavoro sommerso, b) protocolli antievasione fra ANCI e Agenzia delle Entrate, c) appalti pubblici, forniture, servizi e subappalti, d)controlli nei cantieri pubblici e privati e) abusivismo e territorio f) carta etica delle professioni e delle categorie produttive. ( 2011-2012 )
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Sintetico elenco delle attività previste nel 2013 sui temi di interesse della “Alleanza reggiana per una società senza mafie”:
1. La principale attività che ci ha impegnato per la prima metà dell’anno è stata il coordinamento e la realizzazione della campagna di raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare in tema di aziende confiscate alla criminalità organizzata denominata “Io riattivo il lavoro”, promossa dalla Cgil nazionale assieme ad altre associazioni interessate al tema.
2. Il secondo filone di lavoro, per tutto il corso dell’anno, riguarda il confronto costante con Prefettura ed enti locali interessati dal sisma del maggio scorso, sul tema del contrasto alla illegalità ed alla infiltrazione della criminalità organizzata nelle opere connesse alla ricostruzione, in particolare per quanto riguarda l’impiego di manodopera e la conduzione di appalti di lavori e/o servizi, sia pubblici che privati.
3. Avvio, assieme alla federazione dei lavoratori dell’agroindustria ( Flai-Cgil ) di una collaborazione a sostegno di una piccola cooperativa lattiero-casearia della Campania che lavora latte prodotto sui terreni confiscati alla camorra.
1. Monitoraggio sui cambiamenti radicali di imprese e situazioni del mondo agricolo.
2. Valutazione e controllo sulle nuove domande di adesione
3. Verifiche sulle banche dati regionali, consorzi fidi ed istituti di credito di tutte le situazioni dubbie.
4. Sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Associazione Libera.
5. Adesione al Patto “Radici nel futuro – un gemellaggio di cultura antifascista ed antimafia fatto di memoria e legalità” sottoscritto tra l’Istituto Cervi e l’Associazione Libera.
1.Realizzazione di seminari sulla normativa antiriciclaggio che hanno coinvolto un elevato numero di dipendenti bancari della provincia
2.Gestione delle attività relative al Protocollo d’intesa sulla realizzazione dell’Osservatorio Provinciale degli appalti di lavori pubblici della Provincia di Reggio Emilia “OPAL-RE” e al “Protocollo contro il lavoro nero ed irregolare”
3.Progetto “Per Un Buon Esempio”. Ciclo di incontri con i cittadini immigrati di seconda generazione volti al recupero e radicamento del senso del buon vivere civile, riscoprendo la solidarietà, l’onestà, l’etica del lavoro e del dovere, e al coinvolgimento nell’educazione alla legalità.
4.Partecipazione al rinnovo del patto per la convivenza, le regole, la responsabilità in zona stazione
5.Realizzazione della ricerca “Un orecchio in ascolto” sulle condizioni di vita, di sicurezza e di legalità nell’area di Reggio Emilia a più alta densità di popolazione straniera.
CNA Reggio Emilia è stata tra le prime Associazioni del territorio a lanciare l’allarme sulle infiltrazioni mafiose in Emilia.
1.Ha promosso convegni per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della legalità, in particolar modo in riferimento ai settori tessile, edile e autotrasporto.
2.Ha ospitato importanti esponenti dell’antimafia come il senatore Giuseppe Lumia, vice presidente della Commissione Antimafia, che il 24 febbraio scorso a Reggio Emilia, con il sostegno di CNA, ha presentato il libro “’Ndrangheta made in Germany”, scritto in collaborazione con il giornalista Orfeo Notaristefano
3.Ha integrato il proprio codice etico con un apposito articolo che chiede agli Associati di rifiutare ogni contatto con le organizzazioni criminose e di denunciare eventuali tentativi di infiltrazione.
4.Ha stretto una proficua collaborazione con CNA Palermo per lo scambio di informazioni e di conoscenze che lo scorso 28 giugno ha portato una delegazione reggiana presieduta dal presidente di CNA Reggio Emilia Tristano Mussini a prendere parte al convegno “CNA Legalità: da Palermo a Reggio Emilia un percorso comune” nel Palazzo dei Normanni a Palermo.
5.Ha sollecitato la CNA nazionale, tra le firmatarie del documento contenente le proposte di modifica indirizzato a Governo e Parlamento, a proseguire la propria lotta per la modifica del decreto legislativo concernente il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
6.Nel settore tessile, ha promosso un’azione di rafforzamento e tutela del made in Italy contro le contraffazioni.
7.Ha sottoscritto protocolli con Comune, Provincia, Prefettura e Camera di Commercio
8.Si è più volte espressa a favore di una riformulazione del Sistema Sistri anche per evitare di lasciare eventuali spazi di manovra alle ecomafie.
1.Redazione insieme a Eurispes del 1° rapporto sui crimini agroalimentari in Italia.
2.Vigilanza e monitoraggio del settore agricolo della nostra provincia rispetto alle infiltrazioni mafiose e, più in generale, a fenomeni di illegalità. Anche se al momento non ci sono stati segnalati da nostri associati casi specifici, l’attenzione e la collaborazione con la Prefettura e tutte le forze dell’ordine è elevata.
Il Comune di Novellara sta realizzando insieme a NoveTeatro il progetto “Teatro e Legalità – linguaggio antico per un’educazione moderna” destinato ai giovani e agli studenti attraverso iniziative negli istituti scolastici della provincia, ma anche gli adulti e la cittadinanza; tutto attraverso spettacoli di piazza e la creazione di un blog come forum di discussione. Le fasi del progetto sono le seguenti: “Fatto di persone. CineRaccontiamo la Legalità”, spettacolo per gli istituti d’istruzione superiori; “Laboratorio di Teatro Forum”, laboratorio teatrale con spettacolo finale; “In Terra Infidelium”, spettacolo itinerante di piazza; “Blog: una provincia Legale”; Conferenza-Spettacolo di sintesi al progetto.
Enti coinvolti: Provincia di Reggio Emilia, i Comuni di Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Reggio Emilia, San Martino in Rio e Scandiano.
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Aggiornamento anno 2015:
Una grande festa della legalità, raccontata attraverso il teatro, che coinvolge tutta la provincia di Reggio Emilia: è la terza edizione di “Teatro e legalità”, il festival reggiano organizzato da NoveTeatro, vincitore del bando di cui alla L.R 3/2011 art.3 “Misure per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso”, promosso dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Novellara. Il progetto coinvolge anche i Comuni di Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Reggio Emilia, San Martino in Rio e Scandiano, tutti riuniti per diffondere la cultura del vivere civile e della lotta alle mafie.
Come di consueto, non mancheranno i grandi ospiti. L’edizione 2015 di “Teatro e legalità” si apre infatti con Sabina Guzzanti, che domenica 1 febbraio alle ore 18 presso il Teatro “Franco Tagliavini” di Novellara presenta il suo ultimo film “La trattativa”, una narrazione lucida, graffiante, crudele sulla tanto discussa trattativa fra stato e mafia. Questa edizione di “Teatro e legalità” segna anche un grande ritorno: dopo il successo di pubblico dello scorso anno, torna “Mio fratello Peppino”, la conferenza-spettacolo che vede protagonista Giovanni Impastato, fratello di Peppino, icona della lotta alla Mafia assassinato nel 1978. A febbraio Giovanni Impastato sarà nella nostra provincia con tre diversi incontri: a Casalgrande venerdì 6 febbraio alle ore 21 presso la Sala espositiva Incontro di Via Ruffilli; a Luzzara sabato 7 febbraio alle 21 presso la Sala Polivalente di Via Panagulis; a San Martino in Rio domenica 8 febbraio alle 16 presso la Sala d’Aragona nella Rocca Estense. Altro importante ritorno è quello di Salvatore Borsellino, che con il giornalista Benny Calasanzio (a sua volta parente di vittime di mafia) ha scritto il libro “Fino all’ultimo giorno della mia vita”: entrambi, intervistati da Domenico Ammendola, saranno protagonisti dell’omonima conferenza-spettacolo, che avrà luogo mercoledì 25 marzo alle 21 a Scandiano.
Ma “Teatro e legalità” non si ferma qui: il festival da sempre pone grande attenzione alla formazione e alla discussione con i più giovani delle problematiche inerenti al rispetto delle regole. Torna anche quest’anno il laboratorio “L’isola che vorrei”, da realizzarsi negli istituti comprensivi o nei dopo-scuola di Novellara, San Martino in Rio, Casalgrande, Luzzara e il laboratorio “Tavola Rotonda” presso L’istituto D’Arzo di Montecchio: un modo per discutere di legalità, con divagazioni sui temi del bullismo, del cyber bullismo, del gioco d’azzardo, dei diritti del bambino. E a grande richiesta verrà replicato, negli istituti superiori di Reggio Emilia e Guastalla, lo spettacolo “Fatto di persone. CineRaccontiamo la legalità”: una piccola storia (letta da attori e raccontata attraverso spezzoni di film) dei fatti di mafia del nostro paese, con momenti di approfondimento legati ad alcuni personaggi importanti della lotta alla criminalità organizzata, come Giuseppe Impastato, Giorgio Ambrosoli e Roberto Saviano. Altri eventi con ospiti di rilievo saranno presentati nei prossimi mesi a Fabbrico e Castelnovo sotto, quest’ultimo sarà infatti protagonista della prima rassegna sulla legalità voluta dall’Assessore alle politiche socio-sanitarie, scuole e cultura Maurizio Paterlini.
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“Protocollo d’Intesa tra Comune di Reggio Emilia e Provincia di Reggio Emilia per l’attivazione ed il funzionamento del Centro di documentazione ed iniziative sulla criminalità organizzata RE” (2011).
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Progetto “Cultura della legalità a Reggio Emilia”: che racchiude l’impegno alla realizzazione del Centro di documentazione e iniziativa sulla criminalità organizzata a Reggio Emilia (ricerca, documentazione, comunicazione); la realizzazione dei Laboratori della legalità rivolti agli studenti delle Scuole Superiori; la realizzazione di una Rassegna biennale sulla legalità di sensibilizzazione dei cittadini rispetto al fenomeno; il sostegno all’ideazione di uno Spazio aggregativo per le iniziative sulla legalità (costruzione e sostegno di reti spontanee fra cittadini ed Associazioni per iniziative di base sul fenomeno mafioso).
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Progetto “Trasparenza nelle gare e nei subappalti”: revisione e innovazione della procedura del subappalto e messa online sul sito del Comune delle informazioni riguardanti i subappalti per favorire la massima trasparenza sulle opere pubbliche.
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Ricerca “Le dinamiche criminali a Reggio Emilia” in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
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Ricerca “La criminalità straniera a Reggio Emilia” in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
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Adesione al Protocollo d’intesa sulla realizzazione dell’Osservatorio Provinciale degli appalti di lavori pubblici della Provincia di Reggio Emilia “OPAL-RE” e al “Protocollo contro il lavoro nero ed irregolare”
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Progetto “Fra l’Etnico e l’ETICO per favorire la sicurezza attraverso la conoscenza del Sociale e dei percorsi di Legalità”: apertura di un negozio con finalità di vendita dei prodotti delle cooperative che inseriscono soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e informazione.
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Adesione ad Avviso pubblico
1.Monitoraggio stretto e continuo sugli iscritti, in particolare nel settore edile, attraverso il controllo dei nuovi assetti societari, le nuove partecipazioni, i cambiamenti organizzativi, i subappalti, le offerte anomale e le partnership.
2. Vaglio puntuale e severo di tutte le nuove richieste di iscrizione.
3. Sensibilizzazione e attenzione verso i servizi a basso costo, fornendo gli strumenti per consentire una corretta selezione dei fornitori, tenendo conto di altre variabili quali la qualità del servizio offerto, la sicurezza sul lavoro, i tempi di realizzazione dell’opera.
4. Sostegno ai propri iscritti in situazioni di difficoltà economica, mediando con gli istituti di credito e utilizzando il Consorzio fidi.
5. Attiva partecipazione alle iniziative per contrastare le infiltrazioni mafiose e promozione di
iniziative di sensibilizzazione delle imprese associate e di promozione di codici etici. In particolare,
interventi attivi in settori, come quello edile, che sono più a rischio di infiltrazioni malavitose,
supportando l’opera svolta dagli enti proposti, Prefettura di Reggio Emilia in primis, al fine di
tutelare le imprese virtuose ed emarginare quelle colluse.
6. Confronto con le forze dell’ordine, anche per ovviare situazioni contingenti, e azioni quali la mappatura delle imprese che trattano rame per prevenire i furti, o la richiesta di vigilanza nei periodi di sospensione delle attività produttive o ancora il rafforzamento dei sistemi di sicurezza.
1.Sostegno al credito attraverso il Consorzio di garanzia che opera per le imprese e il Fondo antiusura.
2.Formazione e promozione di azioni di sensibilizzazione delle imprese aderenti per aiutare la legalità anche fornendo strumenti conoscitivi del nostro sistema legale e delle nostre logiche economiche agli imprenditori non italiani. In questa azione rientra il progetto di mediazione culturale rivolto agli imprenditori cinesi.
1. Campagna nazionale sui numeri della criminalità e l’impatto sulle aziende del terziario nel 2009, con questionario agli associati sui costi diretti e indiretti dell’illegalità (4000 invii nella provincia di Reggio ma scarsa risposta- sotto all’1%). Il tema è stato affrontato dalla Commissione nazionale per la sicurezza e la legalità; da Reggio non c’è stata nessuna segnalazione circa fenomeni di criminalità organizzata.
2. Numero verde sos criminalità: il numero verde è stato attivo parecchi anni, ma con pochissime telefonate. Da un paio d’anni è stato disattivato.
3. Accesso al credito, per contrastare il rischio dello strozzinaggio aumentato con la crisi e la stretta del credito bancario regolare e per la preoccupante nascita e proliferazione di tantissime “finanziarie” di dubbia reputazione: divulgazione delle possibilità per gli associati di accedere al credito bancario grazie ad una co-garanzia di Confcommercio.
4. Attivazione dello “Sportello sicurezza” con la disponibilità di una linea telefonica e di una assistenza legale gratuita.
1. Partecipazione attiva ad SOS impresa, che si sta consolidando anche al nord (Reggio, Modena, Ferrara).
2. Sostegno alle imprese per migliorare l’accesso al credito.
3. Numero verde sos criminalità: il numero verde è stato attivo diversi anni, ma ora è disattivato.
4. Organizzazione di un indagine presso gli associati relativa alle infiltrazioni mafiose nei territori reggiani.
5. Sensibilizzazione e informazione delle aziende aderenti sul tema.
1. Ideazione e progettazione di “percorsi di educazione alla legalità e cittadinanza” rivolto agli studenti delle scuole medie superiori a partire dall’anno scolastico 2008/2009 con la supervisione scientifica del prof. Antonio Nicaso e la direzione della dr. Rosa Frammartino che nell’ultimo anno ha realizzato il progetto educativo “A come Ambiente. Emme come Mafia” in collaborazione con Confcooperative Reggio Emilia e Associazioni no profit. Tale progetto ha permesso la realizzazione di 77 iniziative nelle scuole della regione e aperte alla cittadinanza dei rispettivi territori, che hanno coinvolto esperti e testimoni a livello nazionale ed internazionale.
2. Ha curato, per l’amministrazione provinciale di Reggio Emilia, il primo festival della legalità “Noicontrolemafie”.
3. E’ partner di Consorzi sociali nel sud d’Italia.
Iniziative di sensibilizzazione nelle scuole in collaborazione con Oscar Romero, Libera, Comune di Reggio Emilia, Colore per diffondere la cultura della legalità
Contrasto dei fenomeni del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
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Presidi organizzativi in materia antiriciclaggio. La struttura organizzativa dei presidi antiriciclaggio utilizzati nel Gruppo BpER è stata modificata nel corso del 2011, a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto “Provvedimento del 10 marzo” di Banca d’Italia. In particolare, sono stati rafforzati ruolo e responsabilità della Capogruppo, che oggi definisce, coordina e controlla le attività di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo delle 22 società (bancarie e non bancarie, italiane ed estere) soggette alla normativa antiriciclaggio.
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Conformità alla normativa di riferimento. Assicurare la completa aderenza dell’operatività delle diverse entità del Gruppo BpER agli obblighi imposti dalla normativa esterna comporta:
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un costante monitoraggio, da parte del Servizio Antiriciclaggio della Capogruppo, dell’evoluzione delle fonti del diritto nazionali, europee ed internazionali, da cui discendono azioni di modifica e integrazione della normativa in uso a livello aziendale e di Gruppo;
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l’evoluzione, nel continuo, delle procedure informatiche in uso presso le Dipendenze e gli Uffici Centrali. Il Gruppo BpER si è infatti impegnato, con ingente sforzo economico, nella predisposizione di un piano strutturato di sviluppo ed implementazione delle procedure informatiche per la gestione del rischio di esposizione ai fenomeni del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, rivolte tanto al supporto e alla tutela dell’attività delle Dipendenze, quanto all’affinamento degli strumenti di rilevazione delle anomalie in uso presso gli Uffici centrali.
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la valorizzazione della formazione del personale come strumento di approfondimento e di sensibilizzazione alle problematiche specifiche della materia in discorso. La principale modalità di erogazione della formazione in materia antiriciclaggio è quella delle lezioni frontali, il cui contenuto è differenziato in base al ruolo e all’anzianità di servizio dei discenti; a integrazione dei corsi in aula sono inoltre utilizzati appositi corsi on line (anche in questo caso con percorsi specifici a seconda del ruolo del dipendente), ed i “Gruppi interni di formazione”, lezioni di carattere operativo in materia antiriciclaggio erogate dai Responsabili di filiale agli operatori.
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Approccio basato sul rischio. Il Gruppo BpER, sviluppando il requisito normativo della commisurazione degli obblighi di verifica e di controllo dei singoli clienti all’entità del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo agli stessi associato, ha individuato specifici settori di clientela nei confronti dei quali adottare forme di verifica rafforzate. Sono inoltre in uso procedure elettroniche di blocco dell’esecuzione di operazioni o dell’apertura dei rapporti in assenza delle necessarie informazioni di “adeguata verifica”; sistemi di controllo sulla tipologia e sull’importo delle operazioni poste in essere da specifici settori di clientela a rischio; blocchi informatici in presenza di persone il cui nominativo rientri in liste internazionali quali quelle delle “persone politicamente esposte” e dei soggetti sospettati di terrorismo o di fiancheggiamento del terrorismo.
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Ruoli della dirigenza e degli Organi Sociali di supervisione e controllo. Nel corso del 2011 è entrata in vigore una Policy di Gruppo, accessibile a tutti i dipendenti del Gruppo BpER, che delinea i ruoli delle varie strutture ed organi aziendali rispetto all’osservanza della normativa antiriciclaggio. La stessa Policy prevede specifici flussi informativi tra il Servizio Antiriciclaggio e numerosi Organi Sociali della Capogruppo e delle singole entità giuridiche soggette alla normativa antiriciclaggio. A tali flussi, la cui periodicità e le cui tematiche sono predeterminate, vanno aggiunte le comunicazioni che, nel corso dell’anno, si rendono necessarie al fine di assicurare un costante coinvolgimento degli organi di vertice nelle attività di gestione e mitigazione del rischio.
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Campagna di sensibilizzazione sul Gioco d’Azzardo Patologico
1. Adesione al Patto “Radici nel futuro – un gemellaggio di cultura antifascista ed antimafia fatto di memoria e legalita” sottoscritto tra l’Istituto Cervi e Libera in occasione della festa del 25 aprile a Casa Cervi.
2.Collaborazione di Legacoop a livello nazionale e di numerose cooperative e imprese in tutta Italia (Unipol e sistema Coop) con le cooperative di Libera. In particolare si segnala la collaborazione tra il sistema Coop e Libera per la vendita nella rete distributiva Coop dei prodotti delle cooperative di Libera.
3. Presentazione all’interno delle iniziative di Bellacopia dello spettacolo di Tiziana Di Masi “Mafie in pentola – Libera Terra, il sapore di una sfida”, dedicato all’impegno dei giovani che in Sicilia, Campania e Calabria e Puglia hanno dato vita a numerose cooperative per coltivare i terreni confiscati alla mafia.
4.Organizzazione del viaggio premio del Concorso Bellacopia in Sicilia: la classe vincitrice dell’edizione 2010-2011 effettuerà un viaggio a Palermo con visita alle cooperative di Libera.
5.Partecipazione alle azioni di controllo già da tempo avviate dagli Enti bilaterali in edilizia (Osservatorio delle Casse edili e adesione all’obbligo delle imprese di redigere il Durc -Documento Unico di Regolarità Contributiva), all’Osservatorio sugli Appalti pubblici (Opal RE) promosso dalla Provincia e al “Protocollo della Provincia contro il lavoro nero” sottoscritto con le stazioni appaltanti.
6.Azioni di aggiornamento verso le cooperative associate su tutta una serie di normative che si collegano strettamente con il tema della legalità.
Percorsi formativi nelle scuole in collaborazione con Associazione Papa Giovanni XXIII, Comune di Reggio Emilia, Granello di Senapa, Colore, Giovani contro le mafie.
Radici nel Futuro – Libera e Istituto Cervi, relazione tra a Resistenza e resistenze di chi lavora oggi sui terreni confiscati: percorsi educativi nelle scuole superiori che coniugano il tema della resistenza, della costituzione, con il tema della legalità, delle mafie e dell’antimafia; bando per le scuole “Centopassi verso il 25 aprile”.
Centro di documentazione sulla criminalità organizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Comune di Reggio.
Sostegno attivo a Etico – Bottega dei sapori e dei saperi per la promozione e commercializzazione di prodotti provenienti dai terreni confiscati alle mafie del circuito di Liberaterra e di cooperative sociali del territorio reggiano.
Promozione e organizzazione di incontri sul tema delle infiltrazioni mafiose nei nostri territori e per la promozione di una cultura della legalità e responsabilità civica.
Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, organizzazione della partecipazione reggiana alla manifestazione nazionale.
Promozione dei campi estivi di volontariato sui terreni confiscati alle mafie insieme alle cooperative di Libera che gestiscono i beni.
“Io riattivo il lavoro” campagna nazionale di raccolta firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare che agevoli il recupero delle aziende confiscate alle mafie promossa da CGIL, LIBERA, AVVISO PUBBLICO, ARCI, ACLI, Legacoop, Sos Impresa e centro studi Pio La Torre Onlus che sarà presentata al prossimo Paralamento per una (speriamo) rapida approvazione.
“Riparte il futuro” campagna nazionale on-line per chiedere trasparenza ed impegno contro la corruzione ai parlamentari che saranno eletti.
MissionInPo è il coordinamento missionario vicariale per la Bassa Reggiana.
1. Organizzazione di una serata di presentazione della Festa Nazionale dell’Alleanza con la Locride e la Calabria del 1° Marzo 2010 svoltasi a RE.
2. Organizzazione nel 2011 in stretta collaborazione con l’Associazione Colore-cittadini contro le mafie e con il Coordinamento LIBERA di RE di una rassegna itinerante di incontri (proiezione film, convegno e veglia di preghiera) denominata “Mafie in Emilia: dove? come? quanto” che ha attenuto il patrocinio delle amministrazioni locali. Tale collaborazione sarà rinnovata.
1. Sottoscrizione da parte di tutti gli iscritti di un codice deontologico che traspone il principio dell’etica e che prevede sanzioni disciplinari per chi viola tale obbligo.
2. Nell’ambito dei protocolli redatti dai rappresentanti dell’Ordine in sede nazionale con i vari Ministeri, l’Ordine locale si è attivato per:
a. Nominare un rappresentante presso il “Nucleo di valutazione” operante presso la Prefettura di Reggio Emilia.
b. Diffondere il protocollo sull’Amministrazione dei patrimoni sequestrati alla criminalità sottoscritto con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e della relativa possibilità di presentare domanda di iscrizione all’apposito Albo degli amministratori patrimoni sequestrati.
c. Attivare il servizio di segnalazione al Ministero dell’Interno di eventuali intimidazioni o notizie di minacce dirette rivolte nei confronti dei propri iscritti nell’ambito dello svolgimento della professione.
d. Attivare la funzione di filtro per la trasmissione agli organi competenti di segnalazioni in materia di antiriciclaggio pervenuta dagli Iscritti nel rispetto del diritto di riservatezza e tutela personale degli stessi.
e. Stipulare convenzioni per facilitare l’accesso al credito alle imprese, in questo periodo di crisi stipulata con Unifidi e Confartigianato di Reggio Emilia.
f. Redigere un accordo con BPV-BSG per divulgare lo strumento di accesso agevolato al Fondo di garanzia ministeriale rivolto alle PMI.
g. Aderire e partecipare al comitato sicurezza in ambito di normative sul lavoro c/o la provincia di RE.
h. Promuovere un’iniziativa di monitoraggio degli incarichi professionali e cariche sociali dei propri iscritti attraverso richiesta di certificati alla CCIAA di RE.
3. Azioni di formazione e informazione:
– Convegno con rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico responsabile della struttura di valutazione delle richieste di accesso al Fondo di Garanzia ministeriale a favore delle PMI, in collaborazione con funzionari del BPV-BSG e partecipazione rappresentante della Provincia di RE (31 marzo 2010).
– Diffusione, anche tramite stampa, della convenzione di accesso al consorzio fidi UNIFIDI stipulata dall’Ordine al fine di favorirne l’utilizzo da parte degli iscritti a favore della propria clientela.
– Convegno di formazione tecnico/professionale per i colleghi impegnati e interessati alla materia (programmato per il 16/11/11).
La categoria dei Consulenti del lavoro da anni è impegnata, con la propria esperienza e il proprio sapere, nell’elaborazione di strategie di prevenzione e contrasto, capaci di radicare nel territorio una nuova legalità e consapevolezza.
Di recente pubblicazione vi è il libro “il lavoro che vorrei” scritto dalla dott. Marina Calderone Presidente dell’Ordine Nazionale Consulenti del lavoro con la prefazione di Don Ciotti.
Con questa indagine, la presidente del C.N.O., forte della sua esperienza sul campo, guida il lettore all’interno di un appassionante viaggio nel mondo del lavoro e nelle sue sfumature più nascoste per arrivare a comunicare che una strategia, per uscire dal pantano, è possibile. I diritti del libro sono stati interamente devoluti a favore di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Altre attività sono state svolte a livello nazionale mediante convegni ed incontri quali ad esempio il “Festival del Lavoro” che viene organizzato ogni anno per dare maggior rilievo soprattutto a tematiche importanti sulla nostra economia: la riforma del mercato del lavoro, la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, l’occupazione giovanile, mafia, immigrazione, lavoro nero, ammortizzatori sociali e pensioni.
In ambito locale, è stato sottoscritto un’importante Protocollo d’Intesa tra l’Ordine Provinciale dei Consulenti del lavoro e Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro – Unione Provinciale di Reggio Emilia con la Provincia di Reggio Emilia (Gennaio 2009), per un impegno congiunto in materia di sicurezza e regolarità nei luoghi di lavoro, attraverso l’attività di consulenza ed un monitoraggio costante nelle aziende.
Inoltre, l’Ordine Provinciale Consulenti del lavoro di Reggio Emilia intende organizzare in collaborazione con gli altri Ordini Professionali aderenti a professare, eventi culturali, convegni e manifestazioni per sensibilizzare la collettività e diffondere la cultura della legalità.
1. Protocollo d’intesa contro il lavoro nero ed irregolare e l’evasione contributiva negli appalti di opere e lavori pubblici tra Provincia, comuni e principali stazioni appaltanti pubbliche, enti ispettivi, parti sociali (ottobre 2006).
2. Protocollo d’intesa per la regolarità delle assunzioni e per la sicurezza nei cantieri di lavoro, promosso dalla Prefettura, a cui hanno aderito la Provincia, Comuni, organi ispettivi, parti sociali e Camera di commercio (Agosto 2007).
3. Progetto “Aspasia” per il contrasto all’irregolarità e sfruttamento delle donne nei lavori di cura, Progetto Labor per la sicurezza sul lavoro e contrasto del lavoro irregolare, Osservatorio facchinaggio, Formazione Polizia municipale finalizzata al controllo in materia di lavoro irregolare, Comitato Lavoro ed Emersione Sommerso e Comitato per l’Emersione del Lavoro irregolare.
4. Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia con l’Ordine provinciale dei Consulenti del lavoro, per un impegno congiunto in materia di sicurezza e regolarità nei luoghi di lavoro, attraverso il loro lavoro di consulenza nei confronti delle aziende loro clienti (Gennaio 2009).
5. Protocollo d’intesa sulla realizzazione dell’Osservatorio provinciale degli appalti di lavori pubblici in provincia di RE denominato OPAL-RE (Marzo 2009).
6. Protocollo tra Comune di Reggio Emilia e Provincia di Reggio Emilia per l’attivazione e il funzionamento del Centro di documentazione ed iniziativa sulla criminalità organizzata (Maggio 2010).
7. Protocollo tra Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, Ufficio provinciale del lavoro, Ufficio della Motorizzazione Civile e Inps per la costituzione dell’osservatorio sull’autotrasporto (Giugno 2010).
8. Protocollo d’Intesa con la Prefettura per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici – sottoscritto dalla
Provincia di Reggio E. a seguito di analoga sottoscrizione tra Regione Emilia-Romagna e Prefetture regionali – (Dicembre 2010).
9. Costituzione del Gruppo di coordinamento degli enti locali per contrastare le infiltrazioni mafiose nella provincia di Reggio Emilia (Febbraio 2011):
• promozione di dibattiti, conferenze, incontri pubblici e nelle scuole;
• rafforzamento ed estensione del centro di documentazione sulla criminalità organizzata;
• estensione del Protocollo sulla legalità con la Prefettura a tutti gli enti locali, in modo da assicurare massima trasparenza e informazioni per appalti, subappalti, forniture, subforniture, trasporti;
• identificazione delle carenze riscontrate nell’ambito della attività amministrativa per l’impossibilità di agire in settori particolarmente esposti alle infiltrazioni come il commercio, l’urbanistica, i trasporti a causa di carenze normative nazionali ed alla mancanza di una efficace e tempestiva rete informativa nazionale tra i diversi organi dello stato: magistratura, prefetture, enti locali, ecc;
• coordinamento annuale delle attività di informazione e prevenzione da parte degli enti locali, di altri enti, dell’associazionismo.
10. Finanziamento e sostegno di progetti per la promozione della legalità nelle scuole e tra i giovani in collaborazione con il Consorzio Oscar Romero.
11.Organizzazione del Festival “Noicontrolemafie” 2011, in collaborazione con il Consorzio Oscar Romero e con il sostegno di enti pubblici e privati: tre giorni di convegni, eventi pubblici e testimonianze sul tema della legalità con un forte coinvolgimento dei giovani.
12.Applicazione delle interdittive prefettizie antimafia relative ai lavori di realizzazione della tangenziale di Novellara.
1. Come gruppo, consapevoli dell’importanza di rendersi cittadini attivi sul nostro territorio e della necessità di fare rete fra le diverse realtà di cui è ricco il territorio di Reggio, cerchiamo di formarci ed informarci su diversi temi così da formare in noi stessi uno spirito critico e riportare questo agli altri. Crediamo che basti poco per cambiare le cose, basta che ognuno sia disposto a fare la sua parte, e in questo rientra anche la formazione ad una cultura della legalità in ogni ambito.
2. Organizzazione di una serata di musica e informazione con alcuni giovani dell’associazione AddioPizzo di Palermo, che ha visto presenti tutte le realtà che a Reggio si impegnano contro la mafia e ha avuto un grande successo come partecipazione di giovani.
Attività di formazione e informazione per un corretto uso del territorio contro i vari tipi di speculazione e per la promozione della cultura rurale.
1. Nel 2010 è stata tra i co-promotori della Giornata del 1 marzo a Reggio Emilia per la festa dell’Alleanza con la Locride e la Calabria.
2. Ha preso parte al Comitato Organizzativo 1 Marzo 2010 a Reggio Emilia, organizzando, nella giornata di sabato 27 febbraio 2010 presso il “Giardino dell’Arca” a Reggio Emilia, l’incontro interreligioso: “ Si a Giustizia , Democrazia e Dignità – No a violenza, , mafia e poteri occulti”.
3. Domenica 16 ottobre 2011, presso la Biblioteca di Santa Croce, ha organizzato “Avamposto nella Calabria dei giornalisti infami” e la presentazione dell’omonimo libro Marsilio, 2010, alla presenza degli autori Roberta Mani e Roberto Rossi.
1.Indagini periodiche sulla criminalità limitatamente ai furti/danneggiamenti nelle aziende e fornitura di servizi di consulenza per i sistemi di sicurezza.
2.Sintesi e diffusione dei dati raccolti (oltre 200 risposte) nell’indagine svolta presso gli associati sulla percezione dell’infiltrazione del crimine organizzato nell’economia reggiana, sia direttamente che nel subappalto, a seguito del Protocollo di legalità siglato tra Confindustria e Ministero dell’Interno.
3.Informazione e formazione degli associati rispetto al tema delle mafie attraverso comunicazioni periodiche, momenti di approfondimento e documentazione specifica.
4.Supporto alle aziende associate che hanno affrontato situazioni di difficoltà economica, tramite la stipula di accordi con i principali istituti di credito per usufruire di condizioni di favore, oltre al ricorso al Consorzio fidi.